venerdì 19 novembre 2021

Il Salumificio Spader in Eurosostenibilità

 


Borghi d’Europa promuove l’iniziativa Di qua e di là del Piave, nel quadro del progetto L’Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).

Un intenso lavoro di informazione si sta svolgendo per conoscere e valorizzare le Vie dei Norcini.

Il Salumificio Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia, svolge il ruolo di partner di informazione

del progetto.

Nel corso di numerosi incontri, vengono degustati i prodotti dell’azienda, abbinati ad altre eccellenze dei

territori del Piave.

E’ giunta la notizia che l’iniziativa EUROSOSTENIBILITA’ intende sviluppare un approfondimento sulla

filiera agroalimentare della produzione di salumi, dagli allevamenti fino al prodotto finale.

” Il Salumificio Spader fungerà da ‘Virgilio’ nel particolare viaggio del gusto, che rappresenterà un inedito

nel panorama variegato delle iniziative di Borghi d’Europa”.

Grandi Storie di Piccoli Borghi : Tezze di Piave - YouTube

domenica 14 novembre 2021

La Via dei Norcini : il Prosciutto Istriano e il Prosciutto cotto alla brace del Salumificio Spader

 



Borghi d'Europa promuove dal 2019 alcuni Percorsi Internazionali dedicati alla filiera agroalimentare, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio

IAI-Iniziativa Adriatico Jonica, Forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).


Uno di questi percorsi è dedicato alla Via dei Norcini.

I giornalisti e i comunicatori della rete internazionale hanno voluto scegliere due prodotti : un prosciutto cotto alla brace della tradizione italiana, firmato dal Salumificio Spader di Mosnigo

di Moriago della Battaglia, nelle Terre della Piave e il prosciutto istriano di Tignano.



Il Prosciutto cotto alla brace del Salumificio Spader è aromatizzato con aromi ed erbe aromatiche,legato a mano e cotto arrosto. La sua peculiarità risiede nel perfetto equilibrio tra sapore delicato di cotto e profumo dolce e pulito delle spezie aromatiche. Il prosciutto cotto arrosto è

tenero e succoso, compatto e gradevole per tutti i palati.Lo stesso prosciutto cotto lo possiamo

arricchire con una ulteriore aggiunta aromatica, sottoponendo il prodotto ad una fase di asciugamento e affumicatura con legno di faggio e ginepro, i quali donano un caratteristico

gusto e profumo di affumicato.


Il prosciutto istriano è l'orgoglio della gente dell’Istria, il simbolo del beneficio di un ritmo equilibrato con la natura. Il prosciutto istriano è legato alla leggenda di Bura, una ragazza giovane e bella che troppo lodava la sua bellezza e Dio per la sua arroganza la colpì con un fulmine. La storia narra che da allora, ogni volta che una donna commette lo stesso peccato, essa sospira amaramente e i suoi sospiri diventano vento forte e freddo, la bora, che porta chiarezza e semplice bellezza. Proprio così è il prosciutto istriano, una combinazione unica di carne di altissima qualità, di una ricetta speciale, arricchita con sale marino e aromi naturali, essiccato esclusivamente al vento di bora. Tagliato a fette sottili rappresenta tutta la bellezza della semplicità e l'unicità dell’Istria, che si scioglie in bocca e seduce con il suo fragrante profumo.


L'unicità del prosciutto istriano


Questo prodotto istriano assolutamente autoctono è unico al mondo per i suoi ingredienti di qualità e per i metodi di preparazione immutati da secoli. La speciale tecnica di preparazione del prosciutto e le condizioni microclimatiche hanno come risultato un prodotto di altissima qualità. Il prosciutto istriano è protetto dalla legge e dalla provenienza geografica e può essere prodotto esclusivamente nell'interno dell'Istria ad almeno 12 chilometri di distanza dal mare.


E’ caratterizzato da un colore estremamente rosso della carne, senza il grasso tessuto adiposo sottocutaneo e da un sapore e profumo intenso. Gli animali vengono curati e nutriti in modo particolare, quindi la carne del prosciutto istriano non contiene additivi o nitrati, dannosi per la salute. A differenza di altri prosciutti crudi, il prosciutto istriano non viene affumicato, ma seccato unicamente all'aria pulita per cui non contiene pericolose sostanze cancerogene. I prosciutti trattati e essiccati vengono poi messi in salamoia nel sale marino con spezie naturali - pepe, rosmarino, alloro e aglio. Viene prodotto nel periodo invernale, a partire dai primi giorni di bora fresca, essiccato nei seguenti 5 mesi e stagionato 12 mesi.




La sua casa è considerata Tignano, proclamata il comune del prosciutto istriano, dove ogni anno si riuniscono i migliori produttori di prosciutto della regione istriana e quelli provenienti da altre parti del mondo, ma anche dove si trovano numerose produzioni di prosciutto, questa superba prelibatezza culinaria. In questa parte dell'Istria lo chiamano "vijulin”, violino, per la sua morbidezza, tenerezza, dolcezza e unicità, ma anche per il modo ti tagliarlo che deve essere accurato e delicato, come quando si suona uno strumento musicale costoso.


Il prosciutto istriano si mangia da solo, quando portandolo alla bocca si scoprono tutti i suoi gusti o in uno dei piatti tradizionali come la ‘fritaja’, frittata, omelette istriana, o si usa come aggiunta alla regina del cibo al cucchiaio – la minestra, o come farcitura di piatti di carne, a volte in aggiunta alla pasta oppure viene solo leggermente fritto sull’oro dell’olio d'oliva. Qualunque sia la combinazione che assaggerete non dimenticate di abbinarlo con alcuni degli ottimi vini istriani, completando così la vostra originale esperienza gastronomica istriana.



https://comunicareperesistere.blogspot.com/2021/11/la-via-dei-norcini-il-prosciutto.html


https://ilbuonvivere.blogspot.com/2021/11/la-via-dei-norcini-il-prosciutto.html



sabato 3 luglio 2021

L'Europa delle scienze e della cultura a Milano : la prima settimana

 


 Sono iniziate a Milano le giornate di informazione che Borghi d'Europa promuove per presentare

i territori che compongono la trama del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocini :

IAI-Iniziativa Adriatico Jonica ; Ente Friuli nel Mondo e Associazione per gli Italiani nel Mondo).


Tre sono i percorsi proposti :

  • il Friuli Venezia Giulia a Milano ( in collaborazione con l'Osteria della Stazione l'Originale di Gunnar Cautero ;

  • la presentazione degli otto Paesi Europei e delle otto regioni italiane della Regione Adriatico Jonica ;

  • la presentazione di luoghi, persone di Milano e della Lombardia.


Nella prima settimana all'Osteria della Stazione l'Originale sono stati ospitati i vini del Collio

( Korsic Wines di San Floriano del Collio e Villa Vasi di Tina e Gianluca Pelizzon di Gorizia).





Le iniziative in Calabria sono state ripercorse a Milano, con l'intervento di Sbunda,Panini di Calabria, che ha suggerito un percorso del gusto con aziende della filiera agroalimentare (oltre dieci le eccellenze degustate e raccontate).


I giornalisti di Borghi d'Europa hanno poi proposto i vini dell'OltrePò Pavese di Defilippi-Cantine i Gessi della località Oliva-Gessi, rinomata per la qualità dei vini bianchi da Riesling Renano e per le varie declinazioni di Pinot Nero.

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sabato 1 maggio 2021

ISOLA D'ISTRIA, UN BORGO DI MARE NEL LITORALE IN SLOVENIA

 





Isola d'Istria o semplicemente Isola, è una piccola città portuale dell'Istria settentrionale. Si trova attualmente in Slovenia, a cavallo tra Capodistria e Pirano. 

Deliziosa cittadina di mare, è l'ideale per concedersi qualche ora di relax passeggiando nel suo centro storico a cavallo tra le onde dell'Adriatico.



LA STORIA DI ISOLA D'ISTRIA

Isola d'Istria nacque nell'epoca romana, inglobata nella X Regio Venetia et Histria. 

Isola d'Istria è stata probabilmente la città dell'Istria più devota al dominio della Serenissima. Sotto Venezia, Isola d'Istria divenne comune autonomo, conobbe un importante sviluppo del porto e delle rotte commerciali marittime che rese l'economia locale particolarmente florida. Il legame indissolubile con Venezia si evince sino alla caduta della Serenissima nel 1797 che innescò un insurrezione popolare dei cittadini per difendere l'eredità di San Marco. 

Isola d'Istria venne così conquistata da Napoleone e successivamente dall'Austria. In questo periodo, nell'ottocento, l'attività portuale di Isola d'Istria fu declassificata a fronte dell'espansione della vicina Trieste e del suo porto. 

A seguito della prima guerra mondiale fu annessa, assieme a Trieste e l'Istria, all'Italia. 

Il periodo più buio per la maggioranza della popolazione di Isola d'Istria di lingua e cultura italiana avvenne con la seconda guerra mondiale. Assediata dai tedeschi durante la guerra ed in tempo di pace pressata dalle forze jugoslave capitanate da Tito che inneggiavano l'annessione della città e dell'Istria alla Jugoslavia. Isola d'Istria venne invece inglobata nel Territorio Libero di Trieste, zona B, ad amministrazione jugoslava fino al 1954. 

In quegli anni l'amministrazione cercava di snazionalizzare e rompere quel legame indissolubile della città con Venezia e quindi con l'Italia e ciò provocò il famigerato esodo degli istriani, fiumani e dalmati che si intensificò proprio negli anni cinquanta, quando ormai era certo che Isola d'Istria e tutta la zona B da Capodistria a Cittanova sarebbe passata definitivamente sotto la Jugoslavia e formalizzata giuridicamente solo nel 1975 a seguito del Trattato di Osimo.

Dal 1991 Isola d'Istria fa parte della Repubblica di Slovenia e vige il bilinguismo ufficiale italiano e sloveno.




COSA VEDERE A ISOLA D'ISTRIA



Passeggiare nel centro storico di Isola d'Istria sarà un vero piacere. Ci sono palazzi in stile veneziano veramente graziosi come Palazzo Manzioli, sede della locale Comunità degli Italiani di Isola, viuzze e calli incantevoli a due passi dal mare. Il porto, dimensionato e carino, ricorda molto quello di Muggia.


Da visitare sicuramente è il duomo di San Mauro, edificio canonico baluardo di Isola d'Istria ed il museo della Parenzana, linea storica ferroviaria che metteva in collegamento le città giuliane di Trieste e Parenzo. 



Al livello naturalistico, vicino ad Isola d'Istria, c'è la Riserva Naturale della Falesia di Strugnano, nel comune di Pirano, a pochi chilometri ad est della città. 


Isola d'Istria è dotata di alberghi per trattamenti relax e wellness. 


Le spiaggie sono accessibili anche se ridimensionate e principalmente sassose. 


sabato 2 gennaio 2021

Valli del Natisone : un percorso per scoprire Carlo Emilio Gadda. Per le Vie della Letteratura e della Poesia gennaio 02, 2021

 

La Pro Loco Nediske Doline.Valli del Natisone propone un Percorso Letterario nelle Valli del Natisone : una passeggiata inedita sui passi dello scrittore Carlo Emilio Gadda.


Sverinaz (Clodig) accampamento della 470^ compagnia mitragliatrici – 5 ottobre 1917. Ore 11” .
Con questo incipit inizia il nostro primo percorso letterario sui passi che portò lo scrittore Carlo Emilio Gadda, allora Tenente volontario degli Alpini, da Clodig di Grimacco, a Sverinaz, Trusnje, Kras, prima a Dreženca e poi sul fronte del Krasji Vrh sopra Caporetto, dove il 25 ottobre 1917 venne fatto prigioniero.
La poetessa di Topolò Antonella Bukovaz, durante la camminata, ci leggerà brani e versi tratti dal Taccuino e opere di Gadda.
Saranno toccati i luoghi vissuti dallo scrittore e che lo stesso ha percorso e riportato nel suo: “Taccuino di Caporetto Diario di guerra e prigionia ottobre 1917 aprile 1918” ed.Garzanti. Lasciatoci alle spalle il paese di Clodig-Hlodic (m 253) con le sue ottime trattorie risaliremo la valle formata dal corso del rio Rieka e, su facile mulattiera, si raggiungerà Sverinaz (m350). Da qui per strada interpoderale arriveremo a Trusnje, (m650) per espugnare la cima al Monte Planino (m 704), dove il Tenente Gadda sovraintendeva agli scavi e appostamenti di Zona.
Dal diario: “…Ore 12.00 si lasciò l’accampamento di Sverinaz sotto un’acqua torrenziale. Salimmo a Trusnje (m 650), Kras (m 663) con marcia discreta. Vento e pioggia vita terribile. E la pioggia ci macera. Vita d’Inferno. Arrivammo a Caporetto verso le 10 di sera fradici e stanchi”.
Dalla cima del Planino, scollinando lungo i contrafforti dello stesso monte che cinge la sinistra orografica del torrente Koderiana che dà il nome all’omonima valle, si raggiungerà il Mulino Tebogatin (m 250) non prima aver attraversato il torrente Koderiana, caro allo scrittore.
Da qui arriveremo al paese di Seuza (m 335) dove saremo preziosi ospiti di Luisa presso la Hiša Balentacova (Balentazova) per un aperitivo ristoratore e per affettuose conversazioni.
Dopo aver deliziato quanto ci ha preparato Luisa, scenderemo a Clodig (m250) dove presso la Trattoria alla Posta - Stazione di transito degli Artisti che salgono a Topolò - apprezzeremo l’arte culinaria di Maria.

Altre informazioni
Il percorso si snoda su sentiero facile e adatto a tutti e si sviluppa per 10 km. Dislivello 451 m. Abbigliamento da trekking, scarpe comode, acqua secondo le proprie esigenze. Sono graditi gli amici a quattro zampe. Clodig di Grimacco si raggiunge per comoda strada asfaltata di fondovalle. Giunti a Cividale seguire indicazioni per San Pietro al Natisone. Giunti in località Ponte San Quirino seguire indicazioni per Grimacco Topolò, Kolovrat.

Informazioni e iscrizioni
Pro Loco Nediske Doline - Valli del Natisone
Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica Turismo FVG per le Valli del Natisone
cell. 349 3241168 -info@nediskedoline.it - www.nediskedoline.it - www.vallidelnatisone.eu


Pro Loco Nediške Doline - Valli del Natisone
Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica Turismo FVG Valli del Natisone
info@nediskedoline.it  www.vallidelnatisone.eu - www.nediskedoline.it
cell. 349 3241168 (tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00)





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venerdì 1 gennaio 2021

Vola il Percorso Internazionale Le Vie della Letteratura e della Poesia : Slovenia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e San Marino, al via

Il progetto L'Europa delle scienze e della cultura, promosso dalla rete Borghi d'Europa, sotto il Patrocinio della IAI ( Iniziativa adriatico jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica), prevede nel mese di gennaio 2021 il lancio del PercorsoInternazionale Le Vie della Letteratura e della Poesia.



Si parte dalla Slovenia, con Il Cammino didattico di Alojz Gradnik (Medana-Brda), che viene ritenuto dalla critica letteraria il più importante poeta sloveno della prima metà del Novecento. Gradnik curò la traduzione in sloveno di liriche di Francesco Petrarca e Dante Alighieri.



L'incontro a Russi,presso la Locanda storica da Luciano, con il Presidente de Il Cammino di Dante, ha portato all'inserimento del Cammino tra le tappe della Via della Letteratura e della Poesia.

“Il Cammino di Dante- racconta Oliviero Resta,Presidente dell'associazione-, è il primo viaggio organizzato attraverso i sentieri e le vie medievali che univano la Romagna e la Toscana percorse dal Sommo Poeta ai tempi del suo esilio, periodo in cui scrisse la Commedia. Il percorso vuole riscoprire le antiche vie che collegano le due città di nascita e di morte del Poeta e valorizzare la figura di Dante accompagnando il viandante in un percorso non solo culturale e naturalistico ma anche letterario.Gli itinerari che abbiamo individuato si snodano quindi attraverso quei luoghi del territorio Tosco-Romagnolo citati nella Commedia, o direttamente vissuti dal Poeta durante i suoi anni di esilio. I sentieri che compongono gli itinerari, nella maggior parte dei casi, sono percorsi “in cresta” utilizzati sin dal basso medioevo, fino allo sviluppo dell’attuale rete viaria risalente alla fine dell’800. A tratti questi sentieri medievali coincidono con antiche strade etrusco – romane, facilmente riconoscibili dai tipici selciati.”


La presentazione del Percorso Internazionale avverrà alla Enoteca di Cormons che ospita le iniziative di Taglio Poetico.



'Taglio Poetico' è il format di Gaia Rossella Sain, con il quale organizza anche rassegne in collaborazione con il format goriziano 'Fare Voci”e quello di Cervignano del Friuli 'Nessun Giorno sia Senza Poesia', ma anche con ilcollettivo 'Zuf Zone di Trieste' o con la collaborazione del Porto dei Benandanti di Portogruaro e diverse case editrici.

'Cerchiano di portare voci di artisti nuovi ed emergenti a dialogare con autori più affermati,in serate

che alternano musica e poesia e arti visive (quindi esposizioni pittoriche o fotografiche)... e trovarsi

poi intorno a un calice di vino aiuta a far nascere idee e collaborazioni.'



Il componimento più celebre dedicato alla Repubblica di San Marino “... è racchiuso nella poesia "Romagna" di Giovanni Pascoli ("Sempre un villaggio, sempre una campagna / mi ride al cuore (o piange), Severino: / il paese ove, andando, ci accompagna / l'azzurra vision di San Marino"). La letteratura però ci spiega che non è l'unico e che, allo stesso tempo, il Monte ha avuto, al suo interno, una manciata di ottime penne: da Francesco "Checco" Guidi a Gianfranco Tamagnini ….passando per l'altra metà del cielo, Milena Ercolani, che nel corso degli anni ha partecipato a numerosi concorsi conseguendo importanti riconoscimenti, come ad esempio il premio al Concorso Letterario Internazionale "Manzoni" ( '85), il premio speciale al Concorso Letterario Internazionale "Primavera Abruzzese" ('85), il terzo premio al Concorso Letterario Internazionale " Città di Venezia" ( '93) col primo libro di poesia pubblicato "Fuggendo dal regno di niente". Nel luglio 2010 ha rappresentato la Repubblica di San Marino e l'italophonia al Festival Internazionale di Poesia di Medellin. “ ( da sanmarinofixing.com)