lunedì 15 luglio 2013

Il refosco istriano

L’origine di questa varietà è molto lontana nel tempo. È noto che fa parte di una lunga lista di vitigni autoctoni del Friuli Venezia Giulia, originario di un’area che va dal Carso all’Istria slovena. La foglia della vite è molto grande, rotonda e con tre lobi. La parte superiore è di colore verde scuro, leggermente vescicolosa. Il grappolo ha forma piramidale e può raggiungere i 20 cm e oltre. Gli acini sono di colore blu scuro, di grandezza media, tendenti ad una forma ovale. L’epidermide è delicata e ricoperta di una sostanza pruinosa. La polpa è tenera, acidula-neutrale.

Dal suo nome l’Istria Slovena è chiamata anche la Terra del refosco, che è stato denominato vino regale già più di 300 anni fa dal famoso vescovo di Capodistria Pavel Naldini. Questa varietà rossa autoctona dell’Istria nord-occidentale si presenta con un colore rubino intenso e intense sfumature violette, e con il suo sapore ricco, fresco e genuino è indipensabile per condire una larga varietà di piatti. Il refosco è uno fra i tre vini di prima categoria con la più alta concentrazione di antiossidanti e di altre sostanze benefiche nel mondo. Tutto ciò gli è valso il suo nome:Re (del) Fosco, ovvero re dell’oscurità. 

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